La razza nemica. La propaganda antisemita fascista e nazista
La razza nemica.
La propaganda antisemita nazista e fascista
L'Università d'Annunzio, dopo aver ospitato la mostra "1938 LA STORIA" realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah, sarà protagonista di un’altra iniziativa di sensibilizzazione sul tema del razzismo e dell’antisemitismo. Dal 18 al 29 marzo sarà ospitata in Ateneo la mostra “La razza nemica: la propaganda antisemita nazista e fascista”. Per comprendere come sia stato possibile che centinaia di migliaia di uomini comuni abbiano potuto partecipare attivamente alla persecuzione e all’uccisione della minoranza ebraica dell’intera Europa, è necessario esaminare quale ruolo abbia avuto la propaganda antisemita nella Germania nazista e nell’Italia fascista. In quest’ottica la mostra analizza a fondo le ragioni, le dinamiche, le forme, i contenuti e i protagonisti di tale fenomeno. Sono riportati manifesti, fotografie, giornali e riviste dell’epoca. Il percorso espositivo si snoda su un duplice piano narrativo: da un lato viene offerto uno sguardo sull’evoluzione dell’antisemitismo in Europa all’inizio del ‘900, in particolare sulla fase finale caratterizzata da motivazioni genetiche e biologiche e non più solo teologiche, socio-economiche e culturali; dall’altro viene spiegato, visualizzandolo, il ruolo della propaganda nazista e fascista che ha caratterizzato la cosiddetta società di massa, grazie alla nascita e alla diffusione di “nuovi” media come la radio, il cinema e successivamente la televisione. La mostra approfondisce il tema della propaganda antiebraica, mettendo a confronto le due diverse connotazioni che si svilupparono nella Germania nazista e nell’Italia fascista, evidenziandone le differenze, ma anche le analogie e i legami, come nel caso del materiale prodotto dalla storica rivista tedesca DerStürmer, fondata da Julius Streicher a Norimberga nel 1923, e della rivista italiana La Difesa della Razza, diretta da TelesioInterlandi, pubblicata nel 1938 dalla casa editrice Tumminelli di Roma. L’esposizione si conclude mettendo in rilievo le conseguenze che la propaganda ha avuto sulla sorte degli ebrei d’Europa: dalle misure persecutorie – soprattutto con l’emanazione delle Leggi di Norimberga (1935) – all’istituzione dei ghetti, che sancirono l’isolamento degli ebrei dal resto della popolazione; dalle successive deportazioni allo sterminio fisico nei campi di morte.
Informazioni per la visita
Inaugurazione lunedì 18 marzo 2019, ore 14, Aula Pallini, Palazzina di Lettere
esposizione 18-29marzo 2019, dal lunedì al venerdì 9-17, ingresso libero
Foyer Aula Magna di Lettere, I piano, Campus universitario, Via dei Vestini, Chieti scalo
Informazioni e prenotazioni: rosaria.meli@unich.it