MARCO CANANI

Marco Canani è Professore associato di Lingua e traduzione inglese presso il Dipartimento di Lettere, arti e scienze sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dove insegna dal dicembre 2019.
Nel 2015 ha conseguito il dottorato di ricerca in Anglistica presso l’Università degli Studi di Milano, discutendo la tesi “Vernon Lee and the Italian Renaissance: Plasticity, Gender, Genre.” Lo studio, basato su ricerche condotte presso l’Università di Oxford (UK) e il Colby College (Maine, USA), ha beneficiato di un grant della European Society for the Study of English (ESSE). Dal 2016 al 2019 è stato titolare di assegno di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano. Ha inoltre insegnato Lingua, Letteratura e Cultura inglese presso l’Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, l’Università degli Studi di Milano, l’Università della Valle d’Aosta e l’Università IUAV di Venezia. È membro del Centro Universitario di Studi Vittoriani ed Edoardiani (CUSVE) dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e del Centro Interuniversitario per lo Studio del Romanticismo (CISR) presso l’Università di Bologna.
I suoi interessi di ricerca si rivolgono al Long Nineteenth Century, con particolare attenzione alle età romantica e tardo-vittoriana, ai rapporti anglo-italiani e alle questioni di gender. Si è occupato della ricezione della cultura classica in Gran Bretagna tra Sette e Ottocento, esaminandone il carattere discorsivo nella monografia Ellenismi britannici: l’ellenismo nella poesia, nelle arti e nella cultura britannica dagli augustei al romanticismo (2014). Relatore a convegni nazionali e internazionali, ha pubblicato articoli e saggi su John Keats, Percy Bysshe Shelley, Vernon Lee, Judith Kerr e A. J. Cronin. È inoltre co-curatore di diversi volumi dedicati a vari aspetti della cultura letteraria inglese dell’Ottocento e del primo Novecento. Nel 2017 ha tenuto la John Keats Annual Birthday Lecture presso la Keats-Shelley Memorial House di Roma.
Recenti filoni di indagine riguardano questioni legate alla traduzione, e alla rappresentazione del Peterloo Massacre in ambito artistico e giornalistico. Nel luglio 2019 è stato co-organizzatore del convegno internazionale Peterloo at 200: Histories, Narratives, Representations, tenutosi presso la Keats-Shelley Memorial House di Roma.